Professione cameriere: non è una professione da improvvisare

Da come saranno i tuoi collaboratori si determinerà il successo della tua attività

Quante volte ti è capitato di entrare in un ristorante e sentirti un po’ Alessandro Borghese in “4 ristoranti”? Tutti oggi abbiamo l’abitudine di approcciarci ad una cena fuori con il partner o con gli amici con un atteggiamento sempre attento e talvolta critico, osservando con minuziosità i bicchieri, i fiori, la candela, la tovaglia, il menù, i vini, il volume della musica, la playlist, il servizio, la toilette, il restaurant manager e infine, i camerieri.

Sostanzialmente tra la cucina e la sala, ci sentiamo quasi in dovere (con taccuino alla mano) di poter dare necessariamente il nostro voto all’esperienza che abbiamo deciso di vivere nel nostro giorno libero. Che tu sia un ristoratore, un cameriere, un medico o un impiegato, l’approccio che avremo verso il ristorante sarà di tre tipi: critico, abbastanza soddisfatto o wow!!
A questo punto da addetto alla ristorazione, come faccio io a lasciare ai miei clienti un’esperienza da effetto WOW? E’ semplice!! Basta fare agli altri quello che vorresti fosse fatto a te!!

Il Ristoratore come coach

Essere il “comandante” di una nave, significa conoscere bene le rotte, i venti, le imprevedibilità della navigazione e soprattutto deve saper dialogare con la propria ciurma dando le migliori indicazioni per un lungo viaggio, cercando di limitare al massimo le insidie. Un Restaurant Manager fa esattamente la stessa cosa col proprio ristorante e oltre ad avere una panoramica su tutte le aree della propria attività, dovrà avere l’arduo compito di selezionare adeguatamente i propri camerieri e avere con loro un atteggiamento complice e collaborativo. Deve trasmettere ai propri collaboratori, l’amore per il loro lavoro* e farli sentire considerati e in crescita nella loro posizione.

Nessuno nasce cameriere, ma molti hanno l’esigenza di doversi approcciare a questo lavoro: che sia un modo per arrotondare, per pagarsi gli studi o per passione per il settore, fare il cameriere, non è affatto un lavoro semplice o di poca importanza e impegno intellettuale, anzi, la società odierna è diventata talmente esigente, che ad oggi il cameriere deve essere una figura altamente preparata e professionale in grado di far vivere al cliente, un’esperienza unica. Per questo motivo, il ristoratore dovrà preoccuparsi non solo di fare un’attenta selezione*, ma di fornire loro tutti gli strumenti per essere sempre più preparati sul servizio o sulle portate.

Ma non vogliamo lasciare i nostri imprenditori della ristorazione abbandonati all’istinto, vogliamo aiutarli a focalizzarsi sulle aspettative dei clienti che ricercano l’eccellenza nel servizio, mettendo a loro disposizione 9 short video che saranno un vero e proprio faro per il miglioramento delle performance in sala.

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Professione cameriere: se non ti formi, ti stanchi e ti fermi

Se il ristoratore è un po’ il regista di tutte le scene in sala, i camerieri saranno i veri protagonisti di un film che potrebbe fare milioni di euro al botteghino o essere un flop totale!!
Cosa distingue un attore professionista da un attore improvvisato? La preparazione al ruolo.

La stessa cosa accade per i camerieri. Se servire ai tavoli è un lavoro che hai deciso di svolgere solo per pagarti la stanza in affitto all’università, o qualsiasi sia il motivo per cui tu stai svolgendo temporaneamente o permanentemente questo lavoro, dovrai farlo dando il meglio di te. Perché se sarai mediocre nel tuo approccio, lo sarai in tutte le cose e in tutti i settori.
Se è o non è il lavoro della tua vita, fare il cameriere ti aiuterà ad essere una persona migliore nel rapporto con gli altri e con il lavoro: dovrai lavorare in team, gestire momenti di crisi, accettare nuove sfide, perderle e imparare qualcosa o vincerle e impegnarsi a fare sempre meglio. Il segreto è nell’atteggiamento e nell’approccio che tu sceglierai di dare al lavoro… sarà quello che porterai con te per sempre, anche se domani dovessi lavorare in un’azienda di altro settore.

Dovrai impegnarti, studiare, non farti cogliere impreparato, avere un atteggiamento umile e sempre disponibile all’ascolto. E’ vero, alle volte troverai dei clienti maleducati, ma non potrai cambiarli, puoi però spiazzarli: avere competenze, significa trasmettere fiducia al cliente e tuttavia, avere autorevolezza! Per questo motivo, se sarai adeguatamente preparato, saprai gestire anche le situazioni più complesse con leggerezza, intelligenza e grande professionalità. Se pensi di sapere già tutto, allora forse ti manca proprio qualcosa, se pensi che ti manca qualcosa e vuoi saperne di più, allora sei già pronto per diventare il miglior cameriere che ognuno di noi, si augura di poter incontrare nel suo momento “speciale”.
Non consegnarti alla superficialità, vai sempre oltre e in quell’oltre coglierai altre mille e più opportunità per definire chi sei.

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