Gli otto problemi principali degli agriturismi con ristorazione
- Un NON ristorante che deve funzionare come un ristorante
- Personale e competenze: vuoi uno chef o un cuoco, un cameriere o un inserviente?
- Cambio di cappello: da agricoltori a specialisti dell’ospitalità
- Una sola impresa con due aziende all’interno
- Tra esigenze dei clienti e identità
- Il marketing? Perché è così necessario?
- Come fare a crescere senza violare le regole?
- I limiti di un business che può volare
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Questo è il meraviglioso mondo degli agriturismi con ristorazione, dove ogni giorno è un’avventura e nessuno è davvero sicuro di quale cappello indossare.
Se hai un agriturismo, capirai subito di cosa parliamo. E anche se in chiave un pochino ironica, abbiamo deciso di dare voce a questo fantastico mondo di cui ormai in molti si sono innamorati.
Immaginate un luogo dove il raccolto di pomodori incontra i piatti gourmet e dove le pecore fanno da sfondo a cene romantiche. Sì, stiamo parlando di quel luogo magico dove l’agricoltura incontra la ristorazione, e a volte, non si capisce bene chi sta incontrando chi.
Solo chi ha un agriturismo sa cosa vuol dire districarsi tra servizio a tavola e attività in allevamento o nei campi. E in questa bellissima forma di equilibrio di vita, si nascondono problemi reali che dobbiamo affrontare ogni giorno.
Gli otto problemi principali di chi gestisce un agriturismo con ristorazione.
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1 -Il “Non-Ristorante”
Ah, l’agriturismo con ristorazione, quel non ristorante che tutti si aspettano funzioni meglio di un ristorante stellato.
Qui, le uova vengono raccolte direttamente dal pollaio, ma attenzione, non chiedete una frittata alle 22:00!
I clienti arrivano aspettandosi una cucina rustica ma raffinata, un paradosso culinario che solo gli agriturismi possono offrire. E tu, gestore, ti trovi a bilanciare la semplicità dell’agricoltura con l’arte della haute cuisine, spesso chiedendoti se la tua cucina sia più vicina a quella di “MasterChef” o a quella della nonna.
2- Personale e Competenze: chef o cuoco, un cameriere o un inserviente?
Quando si tratta di personale, negli agriturismi si assiste spesso a un casting degno di un reality show. Lo chef è un cuoco camuffato, che sa come rendere gourmet anche la zuppa di cipolle, mentre il cameriere è spesso un inserviente che, sorpresa, sa raccontare il vino meglio di un sommelier.
Ecco quindi che le cene si trasformano in spettacoli dove ognuno gioca il proprio ruolo, a volte più convintamente di altre, tra risate nascoste e sguardi complici con gli ospiti.
Eppure tutto funziona fino a quando quella persona a cui hai affidato quel ruolo, non decide di fare altre esperienze e lasciarti. A quel punto hai il problema di dover decidere se hai bisogno di uno chef o di un cuoco (o di una massaia).
Da un lato pesa la tua identità rustica, dall’altra la capacità di inventare e saper presentare gli ingredienti che produci ai clienti sempre più affamati di novità e di unicità.
3 – Cambio di cappello: da agricoltori a specialisti dell’ospitalità
Ogni giorno, il gestore di un agriturismo esegue un miracoloso cambio di cappello, trasformandosi da agricoltore sudato a raffinato ospite di un talk show sull’ospitalità.
Si passa da discutere di irrigazione e raccolti a consigliare il miglior vino per accompagnare il pecorino. Questo cambiamento di ruolo può portare a situazioni esilaranti, come quando ti ritrovi a spiegare a un ospite urbano la differenza tra un trattore e un SUV, mentre speri che non brucino il risotto in cucina.
Ma dopo un pochino di tempo, ti balza in mente un un’idea: forse dovrei guidare questa impresa e mettermi un solo cappello: quello dell’imprenditore.
Ma ne parleremo tra poco…
4 – Una Sola Impresa, due aziende
Gestire un agriturismo con ristorazione è come essere il produttore di due reality molto diversi, ma entrambi girati nello stesso set.
Da un lato, c’è l’agricoltura, con le sue albe presto e il ritmo dettato dalle stagioni, dall’altro, il ristorante, con i suoi piatti fotogenici e le cene a lume di candela.
Bilanciare questi due mondi è un’arte che richiede una pazienza degna di un santo, soprattutto quando il gallo decide di fare da colonna sonora durante una cena romantica.
E a completare tutto ci pensa la burocrazia. Da un lato sei il produttore, dall’altro sei un acquirente e devi insegnarlo ai tuoi sistemi informativi che si ostinano a ritenerti la stessa persona. E allora via a cercare di capire come “pensa” il tuo sistema di fatturazione per trovare una via.
Ma il massimo del paradosso si consuma dal commercialista quando ti mostra un bilancio economico che non è un bilancio perché sei in “semplificata”. E anche se hai 10 magazzini, 3 trattori, un auto e macchinari di cucina, la tua azienda non può essere valorizzata come le altre.
E spiegarlo alla banca diventa una commedia.
5 – Tra Esigenze dei Clienti e Identità: Il Dilemma dell’Agriturismo
Ah, le esigenze dei clienti nell’agriturismo! Un luogo dove il desiderio di autenticità si scontra con la richiesta di Wi-Fi ad alta velocità.
Da una parte, gli ospiti vogliono vivere l’esperienza bucolica di raccogliere le uova al mattino, dall’altra, si aspettano che queste siano trasformate in una sofisticata omelette ai tartufi.
E tu, gestore, ti trovi a fare l’equilibrista tra mantenere l’identità rurale del tuo agriturismo e soddisfare le fantasie campestri dei tuoi ospiti cittadini.
6 – Il marketing? Perché è così necessario?
Il marketing di un agriturismo? Una vera commedia dell’arte! Qui, devi vendere non solo un posto letto o un piatto, ma un’esperienza, una storia, un sogno rurale.
Ecco quindi che ogni post su Instagram diventa una poesia visiva, ogni recensione un racconto epico.
Ma attenzione, non esagerare con le foto di pecore e trattori, o i tuoi ospiti potrebbero aspettarsi di guidare il gregge invece di rilassarsi in piscina!
7 – Crescere senza Violare le Regole: Un Gioco da Equilibristi
Espandere un agriturismo è un po’ come giocare a Tetris con le normative.
Ogni mossa deve essere calcolata per non violare le regole, mentre cerchi disperatamente di incastrare la tua nuova idea geniale nel puzzle burocratico.
Vuoi aggiungere una spa? Allora assicurati che tu abbia abbastanza pecore o di seminare più grano. Pensi di organizzare degustazioni di vino? Spera che non ti serva una licenza da sommelier.
Crescere in questo settore è un’arte che richiede tanto ingegno quanto pazienza, e forse un po’ di fortuna.
Eppure, ad un certo punto, crescere è imperativo perché nel vale la pena!
8 – I Limiti di un Business che può volare
Infine, il limite di un agriturismo è come le ali di Icaro: puoi volare alto, ma attenzione a non avvicinarti troppo al sole!
Questo business ha un potenziale enorme, ma se non sai come fare, ti limiterai a dire che è non non è possibile perché un agriturismo è intrinsecamente limitato dalla sua natura: ma non è così.
Non puoi accogliere un autobus di turisti se hai solo cinque camere, e non puoi servire cenoni da 100 coperti se la tua cucina è grande quanto un armadio.
Ma non si tratta solo di dimensioni, perché come sai 10 ottimi turisti possono equivalere a 100 pessimi.
In questa teorica limitazione c’è la sua bellezza unica, quella che rende ogni agriturismo un mondo a sé, dove ogni ospite diventa parte di una storia speciale.
Come trasformare il Tuo Agriturismo in un’Esperienza Unica
Non c’è alcun segreto che ha trasformato piccole cucine di campagna in rinomati ristoranti con liste d’attesa lunghe mesi.
Si tratta di adottare un metodo, già collaudato con successo in altri agriturismi, che può aiutarti a elevare la tua attività, rendendola non solo un luogo di soggiorno, ma una destinazione imperdibile. Senza rinunciare alla tua identità e senza stravolgere la tua organizzazione.
Immagina gli ospiti che arrivano per vivere un’esperienza eccezionale e tu e il tuo team siate in grado di fondere l’autenticità della tua location con una raffinata esperienza. Di riuscire a soddisfare le loro aspettative senza inutili sforzi ma con la sola organizzazione di ciò che hai già a disposizione.
In Convivier ti guideremo passo dopo passo nell’arte di combinare tradizione e innovazione, creando clienti soddisfatti, che spendono di più per celebrare le tue radici e ciò che hai realizzato nel tuo agriturismo.
Questo non è solo un cambiamento di menu, è una rivoluzione della tua offerta. Attraverso strategie di marketing mirate e tecniche di gestione all’avanguardia, trasformeremo il tuo agriturismo in un luogo dove la cucina rurale incontra l’eccellenza, attraendo una clientela più ampia e diversificata.
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