Cosa odiano i CAMERIERI: 19 cose che accadono a tutti i camerieri

Queste situazioni ci rendono più forti e ci insegnano a comunicare meglio con gli altri, ci aiutano a trasformarci in individui forti e indipendenti.

I problemi dei camerieri non finiscono mai

E sono simili in tutti i ristoranti. Con un po’ di ironia (ma non troppa) abbiamo raccolto i diciannove problemi più comuni che devono affrontare i camerieri:

 1) I bambini che corrono

È comprensibile che ai genitori piaccia portare i loro piccoli fuori di casa, ma se non riescono a controllarli, non dovrebbero portarli al ristorante. Quando cerchi di portare tre piatti e mentre ti occupi di una ventina di ospiti, avere bambini che corrono intorno ai tavoli, non è né facile né divertente. E se lo fai notare ai genitori, la risposta che ottieni più di frequente è “sono bambini, devono giocare”. Ma la sala di un ristorante non è un parco giochi!

2) Genitori a cui non importa

Ai bambini che corrono per tutta la sala, si aggiungono i genitori che non si preoccupano minimamente di quello che combinano i propri figli. E mentre cerchi di servire una dozzina di tavoli, devi anche preoccuparti dei bambini come se fossi una baby-sitter. In verità vorresti tirare solo calci, ma ovviamente non si può !

3) Fissare

Quando hai molti tavoli da servire, è probabile che mentre ti dai da fare per accontentare tutti ci siano anche i clienti che ti fissano; costantemente. È difficile concentrarsi quando sai che i clienti stanno fissando perché stanno aspettando il loro piatto. Fissare un bollitore non fa bollire l’acqua più velocemente, e fissare me non fa cuocere il cibo più velocemente!

4) Clienti “divertenti”

Questo non accade spesso, ma quando succede, è frustrante. Quando i clienti che hanno bevuto troppo iniziano a fare le loro battute e a raccontare storie “divertenti”. Da un lato dovresti ridere per compiacerli, dall’altra non dovresti per evitare di incoraggiarli a continuare. Ma qualunque cosa tu farai, il giorno dopo l’avranno dimenticato.

5) Piedi doloranti

Si potrebbe pensare che i dolori più intensi da affrontare siano quelli alle braccia (quando porti i piatti). In realtà sono sempre quelli ai piedi. Stare in piedi per circa 40 ore a settimana può essere stressante per il corpo e soprattutto per i piedi.

6) Avere mal di schiena, sempre

Seriamente, avere vent’anni e non essere in grado di allungare la mano per raccogliere una forchetta caduta senza sentire la tua schiena o le tue ossa spezzarsi non è bello. E’ in questi casi che inizi a pensare alla vecchiaia.

7) Clienti che vogliono condividere la propria vita personale

Sebbene avere una bella conversazione con i clienti sia spesso un vantaggio di questo lavoro, a volte si viene confusi con consulenti o terapeuti. Anche se è probabile che, dopo aver sentito così tanti clienti condividere i loro problemi, la maggior parte dei camerieri abbia abbastanza esperienza per diventare terapista! Forse si guadagna di più!

8) Lavorare fino a tardi, iniziare presto

Quando lavori fino a tardi perché c’è stato un banchetto di matrimonio e il giorno dopo devi iniziare alle 9 per organizzare una cerimonia di comunione: “è in questi casi che si diventa atei e si odiano i matrimoni”.

9) Quando i menù cambiano

Imparare un menù non è un grosso problema, di solito dopo pochi turni ricordi tutto senza problemi. Ma il problema sono i clienti. Ci sono sempre dei clienti che odiano i cambiamenti e probabilmente se la prenderanno con primo che capita a servirli.

10) Mani che odorano di condimento

Uno dei problemi quotidiani che devi affrontare sono gli odori. Alcuni odori ti rimangono addosso, anche dopo che il tuo turno è finito da tempo e ti sei regalata un bagno profumato. Avere le mani che puzzano di ketchup non è una buona cosa, ma forse è meglio della senape…

11) Clienti che stanno passando una brutta giornata

Di solito puoi capire quando hai un cliente “problematico”. Sono entrati e da uno sguardo sai già che sono di cattivo umore. Piuttosto che tenere per sé la loro brutta giornata, preferiscono scaricare la loro rabbia su di te. Se riesci a mantenere la calma e a non arrabbiarti, va bene, ma in ogni caso, ti avrà influenzato e tu te la prenderai con qualcun’altro.

12) Il bagno è l’unico luogo di fuga

Molti ristoranti non hanno un posto dove il personale può fare una pausa. Quindi l’unico posto sono i bagni. Quando ti rendi conto che l’unico posto in cui puoi avere un esaurimento nervoso sono i bagni del ristorante, può farti sentire come se fossi alla fine.

13) Perdere la voce

Accade quando non sei in grado di parlare dopo un turno di lavoro intenso ed è disarmante. Gracidare come una rana per il resto della giornata è qualcosa che la maggior parte delle persone vorrebbe evitare, ma è inevitabile.

14) Clienti che non parlano

So che non possiamo incolpare i clienti che parlano a bassa voce, ma è frustrante quando chiedi loro di ripetere quello che hanno detto e ripetono semplicemente l’ordine senza alzare la voce nemmeno un pochino. Quindi, tu devi piegare la testa avvicinandoti come per confessarlo, solo per ascoltare meglio. Per favore, parla normalmente!

15) Clienti che parlano come se fossi un idiota

Accade quando arrivi a prendere l’ordine e c’è qualcuno che lo ha già fatto a “memoria” al posto tuo: “Sì, allora ti dico io, per lei questo, per lui questo, quindi in totale sono….”: alla fine c’è sempre qualcosa che manca o di sbagliato e la colpa sarà tua.

16) Dividere il conto

Sempre più clienti vogliono dividere il conto. “Se vuoi dividere il conto tra un gruppo di 4 o 5 persone, va bene, posso farlo. Ma se c’è un gruppo di 20 persone, è semplicemente complicato”. Per favore, raccogliete il denaro tra voi e poi pagate!

17) Clienti che si preoccupano di attirare la tua attenzione

Sono i clienti che fanno “una scenata” per attirare la tua attenzione. Invece di cercare semplicemente di attirare la tua attenzione o semplicemente di fare il gesto “posso avere il conto”, agitano le mani o parlano a voce molto alta. A volte provano anche a far lampeggiare una luce dal loro telefono, come se fossimo mosche che vengono attratte dalle luci.

18) Quando i clienti non se ne vanno

Aalcuni ristoranti non chiudono fino a quando tutti i clienti non se ne sono andati, di solito siamo in giro finché tutti i commensali non se ne sono andati. Questo può essere frustrante soprattutto quando hai spento la musica, liberato tutti i tavoli in attesa che mostrino segni di andarsene.

19) Quando i clienti mettono alla prova la tua pazienza

“Posso ordinare l’insalata di pollo e avocado, ma senza pollo e avocado?” Invece di dire “Certo”, vorresti solo dire “Mi stai prendendo in giro?”

 

Alla fine però, queste situazioni ci rendono più forti e ci insegnano a comunicare meglio con gli altri, ci aiutano a trasformarci in individui forti e indipendenti.

Il segreto per gestire al meglio tutte queste situazioni è nella comunicazione. Saper comunicare efficacemente significa sapersi esprimere in ogni situazione con qualunque interlocutore, in modo chiaro e coerente con il contesto.

Se vuoi imparare a comunicare efficacemente, dai uno sguardo a questo corso: “Strategie di comunicazione efficace

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